È dal 1968 che trascorriamo gran parte della vita nel nostro prosciuttificio. Che selezioniamo, massaggiamo, appendiamo e stagioniamo prosciutti.
In tutto questo tempo è stagionato anche il nostro talento, e qualche anno fa capimmo che era arrivato il momento di usarlo per fare qualcosa di straordinario.
Così, abbiamo usato tutta la nostra conoscenza e creato il prodotto migliore che avremmo mai potuto immaginare: un prosciutto a lunga stagionatura, curato e selezionato per aspirare alla perfezione.
Il nostro Prosciutto stagiona in mezzo alla natura, tra i boschi, dove l’aria è pulita e il microclima è eccezionale per favorire condizioni ideali di maturazione. Sulla collina, come un castello, si erge il nostro prosciuttificio. Un luogo così bello che per quasi un millennio è stato conteso da vescovi e signorie. Qui è cresciuta la nostra famiglia, oggi unita e impegnata in questa sfida per la qualità artigiana che non conosce compromessi.
Ci piace pensare che una presenza benevola vegli da sempre sulla nostra famiglia.
La storia di Castrignano ci ha insegnato ad aspettare, a custodire.
Ci ha insegnato a benedire ogni giorno il nostro lavoro, a fare bene.
A prenderci cura di quel che facciamo.
Noi non diamo nulla per scontato. Nemmeno il sole, il vento, gli alberi, i fiori. Non diamo per scontato la qualità del nostro lavoro
così come la selezione di tutto ciò che produciamo.
Questo per noi è il significato di benedizione: riconoscere, custodire e proteggere.
Benedicto è differente.
Perché è fatto di un ingrediente che non si può comprare: il tempo.
Perché le materie prime sono eccellenti e naturali: coscie selezionate, ideali per la lunga stagionatura che arriva anche a 36 mesi e avviene al naturale con il ritmo delle stagioni, l’aria che entra dalle finestre aperte sulla valle incontaminata, come una volta.
I prosciutti Benedicto sono prodotti in quantità limitata, seguiti nelle fasi di produzione uno ad uno per una qualità finale senza pari e per garantire il massimo della sicurezza alimentare.
Per questi motivi Benedicto fa bene, anche all’umore. Perché il suo sapore ci porta dove tutto è più autentico: gli uomini, le stagioni, le emozioni. Non potremmo fare a meno di tutto questo, perché fa parte del nostro essere, del nostro passato, e anche del nostro futuro.
